Se ti sei recato di recente in una concessionaria hai sicuramente sentito parlare della crisi dei semiconduttori o “chip crunch” nel settore automotive.
Cosa sono i semiconduttori?
I semiconduttori sono dei materiali appartenenti alla categoria dei semimetalli che vengono utilizzati per realizzare i componenti tecnologici che utilizziamo ogni giorno: smartphone, tv, pc, frigoriferi, componenti per automobili ecc…
Ma come è nata questa crisi dei semiconduttori?
La pandemia da covid 19 ha messo in crisi la produzione dei chip a livello mondiale. Tra i mercati più colpiti sicuramente c’è il settore automotive, in quanto nei primi mesi del lockdown i colossi dell’high tech hanno comprato le ultime forniture disponibili creando un grave problema agli altri comparti industriali tra i quali l’automotive.
Un altro episodio che ha alimentato la crisi dei semiconduttori è stato l’incidente nel canale di Suez, dove la portacontainer Ever Given, si è arenata per giorni bloccando le vie di comunicazione e di scambio tra Asia ed Europa creando ulteriori ritardi all’approvvigionamento dei componenti.
Anche in passato ci sono state crisi dei semiconduttori come, ad esempio, nel 1993 quando un’esplosione in una fabbrica di resine utilizzate nei chip lasciò a secco il 60% della fornitura mondiale.
Qual’è la situazione attuale?
Attualmente i tempi di consegna di una vettura si sono raddoppiati o addirittura triplicati, le attese superano i 6 mesi. Le case automobilistiche si stanno riorganizzando per superare questa crisi: ridimensionano la produzione, tolgono optionals dai listini e riprogrammano le centraline per ospitare componenti diversi. Il CEO di Daimler, Ola Kallenius, il gruppo che controlla Mercedes-Benz rilancia: “E’ il momento buono per passare a sistemi evoluti e a nuove architetture, ma tutto questo ha bisogno di tempo.”
Ma quando finirà questa crisi dei semiconduttori?
Ad oggi non c’è una risposta valida a questa domanda. Jean-Marc Chery:, AD di STMicroelectronics, il gruppo franco-italiano dei maggiori produttori di semiconduttori a livello globale, avverte che la crisi durerà fino a 2023. Il settore dell’automotive sarà sicuramente uno dei più colpiti. La rivoluzione nel mondo dell’auto con l’elettrificazione delle motorizzazioni e la digitalizzazione richiede una produzione maggiore di chip semiconduttori.
